Federica Giordani

ottobre 14, 2009

Via Venosa: i box mai fatti e i soldi spariti

Filed under: Consiglio di Zona 4,Viabilità — federicagiordani @ 9:39 am
Tags: , ,

P1120623

Milano, 13 ottobre 2009, Cronaca Qui
Nella foto: Via Venosa

Volere un box, trovarlo, anticipare dei soldi e trovarsi senza posto auto e, soprattutto senza più il denaro versato. Sembra la trama dell’ennesima truffa agli acquirenti di box e forse è proprio così. Siamo in via Venosa, una strada chiusa a pochi passi da piazzale Cuoco, zona Corvetto. Qui dal 2005 c’è un progetto per centinaia di box sotterranei, ma l’unica cosa rimasta sottoterra per ora è l’umore dei cittadini che hanno già versato la caparra.

Un problema
Nel 2005 i residenti di via Venosa e piazza Salgari si erano divisi in due partiti: chi voleva assolutamente dei nuovo posti auto e chi, invece, al progetto del Comune di realizzare un altro silos con box nella zona, era contrario. Fatto sta, però, che alla fine quella fetta di quartiere compresa fra due stecche di appartamenti era stata scelta dal Comune per ospitare nuovi posti auto. Tre piani interrati per circa 600 box a pagamento, ma a prezzi calmierati. A vincere la gara di appalto è un gruppo di società capitanate dalla Co.Ge.Pre e dalla Sgc Italia. I primi acquirenti dei box fiutano l’affare e la soluzione al problema davvero annoso dei posti auto limitatissimi in zona. Come si fa in questi casi, versano anche un acconto, che corrisponde a circa il 4% dell’importo totale: una cifra che si aggira intorno ai 700 euro a box. I residenti che si oppongono alla realizzazione dei box, però, non demordono e nel 2006 il comitato riesce ad ottenere dal Comune una serie di controlli per valutare, nuovamente, la fattibilità del lavoro. Nel frattempo chi ha anticipato soldi per il suo box aspetta. Arriva, sempre nello stesso anno, da parte del Comune, una comunicazione sulla variazione del progetto: i posti auto non saranno più 600 bensì 300 in via Venosa e altri 300 in via Einstein, poco lontano. I tempi, però, si allungano e ai residenti che avevano già prenotato, la società chiede se vogliono esercitare il diritto di recesso, insomma, se vogliono indietro i loro soldi. Molti di loro decidono di farlo e tra loro c’è anche Mauro Sansonetti, residente, che è il primo a rendersi conto che qualcosa non va quando alla domanda di recesso fatta non ottiene nessuna risposta.

Fallimento e fregatura
Gli anni passano e nel 2008, proprio Sansonetti viene a sapere che la Sgc Italia è fallita. Ed è qui che inizia la battaglia. Prima dal Difensore Civico, poi tramite legali privati, e ancora prima attraverso il curatore fallimentare della società, chi ha versato quella caparra per un box che non ha mai visto cerca di recuperare i propri soldi. Ora, dopo più di quattro anni, è proprio Sansonetti che si rivolge ai giornali per cercare una risposta soprattutto dal Comune e per cercare di contattare tutti gli altri acquirenti di box: “Io e tutte le altre persone che sono riuscito a contattare in questi ultimi mesi, circa una sessantina, vogliamo chiedere al Comune come mai non ci ha tutelati, perché ci hanno abbandonato senza dirci né se recupereremo i nostri soldi, né se il parcheggio si farà mai”. Questa sera, dalle 19 alle 20, una commissione apposita presso il consiglio di Zona 4 tratterà della questione: “Probabilmente realizzeremo un documento chiedendo al Comune delucidazioni. Dice il presidente di zona Paolo Zanichelli – noi sul parcheggio avevamo già dato parere contrario, e credo che il progetto verrà accantonato perché quella via è troppo piccola”.

settembre 15, 2009

Corvetto: incidente frontale sul ponte, traffico il tilt

inc 2

Milano, 15 settembre 2009, Cronaca Qui

Traffico in tilt ieri mattina in zona Corvetto a causa di un grave incidente automobilistico che ha visto coinvolte due auto scontratesi frontalmente sul ponte di viale Puglie. Il frontale è avvenuto intorno a mezzogiorno all’altezza dell’incrocio con via Sacile.

Un’ utilitaria che marciava in direzione di piazzale Bologna ha tentato un sorpasso con la linea continua andando a scontrarsi frontalmente con un’altra auto guidata da un giovane, Gianlcuca Garancini. La Polizia Locale è arrivata immediatamente sul posto per mettere in sicurezza l’area e gestire il lungo serpentone di auto incolonnate lungo il ponte. Secondo le testimonianze di alcuni automobilisti l’uomo alla guida dell’utilitaria che ha effettuato il sorpasso era uno straniero ed è stato accompagnato dalla Polizia Locale in Questura poiché non era in possesso del permesso di soggiorno. Nessuno dei due automobilisti, fortunatamente, ha riportato gravi danni, solamente molto spavento, contrariamente alle auto, gravemente danneggiate, che invece, sono state portate via dal carro attrezzi.
L’incidente è solamente l’ultimo di una serie di episodi che si sono verificati lungo questa strada che collega il quartiere Corvetto con la zona nord est di Milano. La situazione della viabilità nella zona, da sempre problematica, è andata peggiorando negli ultimi mesi a causa della chiusura definitiva in uscita di via Sacile, strada che dalla sopraelevata di viale Puglie condiceva in via Varsavia, dove si trovano i Mercati Generali di Milano.

La chiusura dello svincolo ha fatto si che tutto il traffico, anche pesante e proveniente dalla tangenziali, si riversi ora proprio lungo il viale senza nessuna possibilità di deviazione. Molti i problemi anche per gli automobilisti che devono uscire da via Sacile re immettendosi sul vialone: la visibilità è pessima e la segnaletica orizzontale praticamente cancellata. Per il momento non si parla di possibili interventi sulla viabilità in questo tratto, in attesa che il cantiere per il progetto di penetrazione urbana della Paullese, il cui quinto lotto, il tratto Sulmona-Varsavia, è in fase di ultimazione, si concluda nel 2010 così come previsto dalle indicazioni fornite dal Comune e da Metropolitana Milanese che ha in gestione i lavori.

settembre 12, 2009

Via Mompiani: il mercato cambia sede ma i cittadini non lo sapevano

Via mompiani

Milano, 12 settembre 2009, Cronaca Qui

Qualcuno lo sapeva, qualcuno proprio no. Il cambio di collocazione del mercato settimanale di via Mompiani ha lasciato sorpreso più di qualche residente che lo scorso martedì si era recato come sempre a fare spese. Al posto del mercato, infatti, è spuntato il cantiere per i lavori viabilistici legati ai Contratti di Quartiere che stanno interessando la zona di piazzale Gabriele Rosa da parecchi mesi.

“Io non lo sapevo” dice Tino Caglioni “nessuno ci ha detto niente, abbiamo solo visto il cantiere ed abbiamo immaginato  che lo avrebbero spostato”. Qualcun altro, invece, forse più attento alle voci del quartiere sapeva dello spostamento “Si, lo avevo sentito” racconta Maria Cuttolo “me lo ha detto la mia vicina di casa, perché lei va spesso al Consiglio di zona”. Parrebbe quindi che la comunicazione sulla nuova collocazione del mercato non sia stata capillare e abbia creato qualche disagio ai residenti,  soprattutto i più anziani. Nel frattempo in via Mompiani i lavori procedono così come già accaduto negli ultimi mesi in via Panigarola e via Polesine, lavori che hanno portato al restringimento della carreggiata per favorire l’arredo urbano con piante e nuovi marciapiedi più larghi, anche se a scapito di molti posti auto.

Il presidente del Consiglio di Zona quattro Paolo Zanichelli ha confermato che lo spostamento del mercato era annunciato: “Con la nuova struttura della strada- ha detto – molti stalli per gli ambulanti sono stati eliminati e quindi era inevitabile una nuova collocazione”. La comunicazione forse non è stata capillare ma Zanichelli ha spiegato che in questo caso avvisare ogni singolo frequentatore del mercato era difficile “Si tratta di un mercato storico, e sono tantissime le persone che lo frequentano, la Polizia Locale ha messo dei cartelli ma è probabile che a qualcuno siano sfuggiti”. C’è però da dire che la nuova collocazione del marcato non è lontana da via Mompiani “il mercato – continua Zanichelli – si troverà ora in via Pomposa e via Martini e quando i lavori finiranno qualche banco tornerà anche in via Mompiani”.

Insomma il mercato verrà sparpagliato definitivamente nelle tre nuove sedi non distanti fra loro, l’unica incognita, sottolineata dallo stesso Zanichelli, riguarda la viabilità: soprattutto viale Martini con i nuovi banchi del mercato potrebbe diventare davvero molto trafficata.

giugno 13, 2009

Via Mecenate: la roulette russa continua

Corsa
 Milano, 13 giugno 2009 (Cronaca Qui)

Nel Gennaio scorso a finire sotto le ruote di una macchina in piena velocità erano stati una mamma con i suoi due bambini mentre attraversavano sulle strisce pedonali invisibili di via Mecanate all’incrocio con via Maderna: e non erano i primi, molti altri incidenti si erano verificati lungo lo stradone ai danni dei pedoni. Da allora i residenti, dopo accorate proteste hanno spinto il Comune ad intervenire creando un progetto, gli “Attraversamenti sicuri” che dovevano essere completati  entro il 30 novembre del 2008: a tutt’oggi solo uno dei tre è pronto ed in funzione e il pericolo rimane alto.

Alta velocità
Proprio ieri il consigliere comunale del Pd Marco Cormio ha incontrato alcuni residenti del comitato di via Mecenate per ascoltare le loro preoccupazioni sul mancato completamento dei lavori. “Diamo atto all’assessore Croci di essere stato il primo a porre mano a questo grave problema” ha detto Cormio “ma il lavoro non è completo e, cosa più grave, il pericolo non è diminuito”. Anche i residenti confermano che la situazione non è migliorata nonostante il primo incrocio, all’altezza di via Maderna, sia stato munito di strisce pedonali rosse e segnalatore di velocità per le automobili in transito: “Le macchine non rallentano” dice Adriana Pedrazzini  residente “dopo che capiscono che non ci sono rilevazioni e multe, sfrecciano come se niente fosse”.  Gli altri due incroci pericolosi, quello all’altezza del civico 77 e quello all’altezza con via Zante, non sono ancora stati muniti del dispositivo di segnalazione: “Il progetto aveva un senso” spiega ancora Cormio “con tutti e tre i segnalatori attivi, in modo che sul rettilineo le auto incontrassero tre stazioni di rallentamento , così invece arrivano all’altezza di via Maderna a tutta velocità”. Nel frattempo altri incidenti, seppur di piccola entità, si sono verificati ai tre incroci, come confermano i residenti e il timore di esser investiti permane, tanto che i pedoni continuano a sbracciarsi per far fermare le auto in corsa. Il tutto è aggravato dalle vetture parcheggiate in seconda fila in prossimità degli incroci, e che rendono ancora meno visibili i passaggi. “Ci vorrebbero dei vigili qui almeno un paio di volte alla settimana” propone Diego Breviario, portavoce del comitato “almeno per dare l’impressione che il transito sia controllato”. 

Richieste
Marco Cormio attraverso un’interrogazione all’assessore alla Mobilità e Ambiente Edoardo Croci, ha chiesto che i lavori vengano ultimati entro la fine di giugno, che entro la fine del mese successivo vengano attivati dei rilevamenti di velocità per stabilire l’effettiva funzione dei dispositivi di attraversamento sicuro ed infine, un sopraluogo tecnico dello stesso assessore in zona per fare il punto della situazione. Nel frattempo dall’ufficio stampa dell’assessorato fanno sapere che gli uffici competenti registrano due attraversamenti funzionanti su tre ma che ancora non ci sono tempi definitivi per il completamento dell’intervento.

aprile 27, 2009

Corso XXII Marzo: aspettare il bus per terra o in mezzo al traffico?

Filed under: Consiglio di Zona 4,Viabilità — federicagiordani @ 8:23 am
Tags: , ,

3

Milano, 25 Aprile 2009 (Cronaca Qui)

 Aspettano l’autobus seduti sul marciapiede, e lo scavalcano quando arriva la loro corsa, attendono il tram su una striscia di cemento larga poco più di un metro mentre attorno sfreccia il traffico: siamo in corso XXII Marzo e la situazione degli utenti Atm non è delle migliori, e le lamentele si sprecano.

I rischi
Corso XXII Marzo è un strada a tre corsie, una centrale preferenziale per il tram, la linea 27, ed altre due per le auto e gli autobus. Il traffico è sempre molto intenso perchè qui si concentrano moltissime attività commerciali ed, in più, la via collega la zona sud di Milano con il centro città. Auto, taxi, motorini, biciclette, sfrecciano lungo una delle arterie viabilistiche più importanti. A rimetterci in termini di sicurezza e comodità sono, però, gli utenti Atm che utilizzano le linee di superficie 27, 45 e 77. Su entrambi i lati della via mancano le pensiline. Spesso i passeggeri sono costretti ad aspettare i mezzi seduti sul marciapiede, o in piedi, magari appoggiati alle saracinesche chiuse del Rolling Stone, mitica discoteca in prevsione di chiusura e, in caso di pioggia, usando la sua tettoia come riparo.

Salvagente?
Anche chi aspetta il tram non è certo fortunato: qui l’unico modo è attraversare la strada, spesso senza le strisce pedonali in corrispondenza, e raggiungere il salvagente. La struttura è larga meno di un metro e la sensazione di essere in balia della auto che sfrecciano a pochi centimetri è forte. “Basta un leggero capogiro o una distrazione” dice Annamaria Liutti, 72 anni, “e si rischia davvero di cadere in mezzo alla strada”. Soprattutto per le mamme con i passeggini la situazione è complessa: “Devo sempre stare molto attenta perchè la carrozzina è al limite del salvagente” racconta Luisa Curti “spesso proprio per questo evito il tram e cambio percorso”.

Il nuovo progetto
Dopo le segnalazioni dei residenti, arrivate anche al Consiglio di Zona quattro, il parlamentino ha approvato un documento nel quale si chiede ad Atm la possibilità di indicare come prioritari gli interventi nell’area di Corso XXII Marzo. Atm, attraverso il suo ufficio stampa ha reso noto che il progetto di adeguamento strutturale di tutte le fermate in corso XXII Marzo e viale Corsica è stato presentato attraverso un piano particolareggiato al Comune di Milano da qualche tempo ma che ancora si attendono notizie in merito sulla sua fattibilità. Come ricorda il presidente della zona Paolo Zanichelli: “Il progetto è molto ampio e non riguarda solo quest’ area, perciò il reperimento dei fondi immagino sarà laborioso”. Nel frattempo i passeggeri Atm attendono seduti sui marciapiedi o in bilico sui salvagente, sperando di non perdere mai l’equilibrio.

 

aprile 16, 2009

Viabilità a Milano. Meno incidenti ma pedoni e ciclisti a rischio

Filed under: Viabilità — federicagiordani @ 2:10 PM
Tags: , , , ,

p1090177-2

Milano, 15 Aprile 2009 (Cronaca Qui) 
Nella foto: il convegno tenutosi presso la Sala Alessi di Palazzo Marino

Sembrano esserci buone notizie per gli utenti delle strade milanesi: secondo gli ultimi dati Istat 2007 raccolti ed analizzati dal Centro Studi Fondazione 3M, il numero degli incidenti nel capoluogo lombardo è sceso del 6,6% anche se, purtroppo, aumenta il numero dei feriti e dei ciclisti coinvolti. I dati sono stati presentati ieri durante il convegno “Rapporto sulla sicurezza stradale a Milano: problemi e proposte” tenutosi a Palazzo Marino e organizzato dalla Lista Ferrante. Dati che pongono questioni importanti sul tavolo dell’amministrazione, anche in vista dell’appuntamento con l’Expo.

Utenti deboli
Un dato significativo riguarda le cosidette “utenze deboli”come pedoni e ciclisti: per il 60% dei casi sono loro ad essere coinvolti negli incidenti e a rimanere feriti o, peggio uccisi. Proprio su questo tema hanno insistito i relatori intervenuti tra i quali anche il rappresentante di CamminaMilano Guido Bolzani: “Sono ancora troppe le difficoltà che deve affrontare chi decide di camminare in città”.Un aumento dell’8% è stato registrato negli incidenti in cui sono coinvolti ciclisti. Utenze debolissime quelle degli appassionati delle due ruote che devono fare i conti con la cronica mancanza di piste ciclabili e con le condizioni del manto stradale. L’assessore alla Mobilità Edoardo Croci, intervenuto al convegno, ha però parlato di una serie di interventi rivolti proprio alle utenze deboli: “Mille attraversamenti pedonali con strisce antisdrucciolo e rifrangenti, 250 nuovi rallentatori di velocità, 700 nuovi scivoli per disabili e 30 nuovi attraversamenti sicuri. Sono alcuni degli interventi che l’amministrazione attuerà insieme all’istituzione di un Ufficio viabilità utenza debole”.

Segnaletica incomprensibile
Ma non vanno dimenticate come problema legato alla viabiltà le condizioni della segnaletica stradale come ha ricordato Roberto Ruozi del Touring Club Italiano: “Cartelli arrugginiti, storti, mal posizionati o ridondanti costituiscono un vero disservizio”. A questo proposito Milly Moratti, consigliere comunale per la Lista Ferrante ha dichiarato che verrà presentata a breve in giunta un’interrogazione su questo tema.

Cosa resta da fare
Restano tante le zone critiche a Milano dove ancora si stenta ad intervenire. Dopo il caso pluri-decennale di via Mecenate, parzialente risolto pochi mesi fa con l’installazione di dispositivi di attraversamento sicuro che permettono una maggior visibilità ai pedoni, ancora rimangono le situazioni di via Salomone, definita dai residenti “una pista da corsa”, Corso Buenos Aires con i suoi semafori brevissimi, l’incrocio tra viale Umbria, via Comelico e via Ennio che ha visto decine di incidenti anche molto gravi nel corso degli anni, Via dei Missaglia con i suoi attraversamenti killer, Viale Monza, via Cermenate, piazzale Ferrara e via Faà di Bruno dove la segnaletica stradale orizzontale è diventata invisibile e decine di altri casi in tutta la città.

I DATI

Nel 2007  il numero di incidenti è diminuito drasticamente (- 6,6%) mentre il numero
dei feriti è aumentato del 7,5%. Si tratta esclusivamente di terzi trasportati

In rilevante aumento sia il numero di incidenti che di incidentati con biciclette e
motocicli (+8% circa)

Gli incidenti con utenze deboli (pedoni, ciclisti e motociclisti) rappresentano nel 2007
il 60% del totale

Estremamente rilevante il numero dei pedoni feriti (10% del totale dei feriti) o
deceduti (32% del totale dei deceduti)

Dati Istat

 

aprile 13, 2009

Via Polesine: persa la battaglia contro la nuova pensilina

Filed under: Consiglio di Zona 4,Viabilità — federicagiordani @ 12:40 PM
Tags: , , , ,

pensilina

Milano, 11 aprile 2009 (Cronaca Qui)

Si sono affacciati e l’hanno vista lì, già montata, nuova e luccicante: i residenti di via Polesine 39 hanno perso la battaglia contro la nuova pensilina Atm della linea 95. Una battaglia ma non la guerra perchè l’idea di avere una pensilina di otto metri davanti al portone di casa, con le relative difficoltà di accesso al soprattutto nei momenti di maggior afflusso di utenti della linea, proprio non va giù ai residenti che più volte si sono rivolti anche al Consiglio di Zona quattro per riuscire ad avere un confronto con Atm. Una piccola raccolta firme, una serie di richieste presentate anche ad Atm, poi l’intervento del parlamentino che ha indetto una commissione appositamenta  per discutere della questione eppure nulla si è mosso: ora la pensilina è stata montata e sembra davvero difficile smuoverla.

I residenti avevano fatto richieste chiare come ricorda Enrica Carta, residente: “Bastava spostarla qualche metro più avanti, o nella peggiore delle ipotesi accorciarla un pochino, è talmente grande che sembra un palco di teatro”. Un po’ di ironia per stemperare l’amarezza di una richiesta ignorata anche se il buon senso avrebbe dovuto prevalere.

Anche il presidente del Consiglio di Zona 4, Paolo Zanichelli si dice dispiaciuto: “E’ davvero un peccato che le nostre richieste ad Atm non siano state prese in considerazione, si trattava solo di un piccolo spostamento e poteva essere fato dato che i lavori erano ancora in via di definizione” afferma il presidente, che aggiunge “c’è stato un irrigidimento senza motivo da parte loro su questo problema, si parlava di una questione di sicurezza e spazi rispetto al vicino parcheggio, ma da quello che ho potuto constatare nulla sarebbe cambiato modificando la posizione della pensilina”.

Le circa 60 famiglie che abitano nel palazzo di via Polesine non si danno pervinte e cercheranno ancora di far si che la posizione della nuova pensilina venga modificata. Nel frattempo i lavori procedono e via Polesine come moltre altre strade della zona corvetto sta subendo i danni di lavori di una riqualificazione viabilistica che, secondo gli abitanti “è stata calata dall’alto”. Molti i disagi soprattutto a causa della perdita di decine di posti auto,e per i cittadini di via Polesine anche la presenza di una ingombrante pensilina proprio davati al portone di casa.

aprile 10, 2009

Nuova viabilità Contratti di Quartiere: i residenti “Un disastro”

Filed under: Consiglio di Zona 4,Viabilità — federicagiordani @ 10:33 am

 polesine

Milano, 10 aprile 2009, (Cronaca Qui)

“Parlatene del disastro che stanno combinando”: si bracciano perfino dalla finestre i residenti delle zone interessate ai lavori della nuova viabilità inseriti nei Contratti di Quartiere. Via Polesine e via Panigarola, sono sotto assedio dai nuovi cantieri già da qualche settimana, mentre via Mompiani, via Etruschi e via Pomposa aspettano, Piazzale Insubria è già stata massacrata, ma il Comune non fa marcia indietro. Allargare i marciapiedi e stringere le strade qui significa centinaia di posti auto in meno e i residenti sono sul piede di guerra.

Parcheggi in meno
Quando sono terminati i primi lavori per la nuova viabilità in piazzale Insubria tutti si sono accorti dei disagi: decine di parcheggi in meno, molti marciapiedi con doppio cordolo a rendere difficile la deambulazione alle centinaia di anziani che abitano nel quartiere e una sola soluzione per gli automobilisti: scavalcare le aiuole e parcheggiare dove prima c’era un posto auto e ora un marciapiede o un alberello appena trapiantato. Insomma, la situazione urbanistica non è diventata più ordinata, anzi, ma i disagi per i residenti sono aumentati e tutti si lamentano anche i commercianti.

“Progetti mal fatti”
I residenti sono d’accordo su una cosa: chi ha progettato le soluzioni viabilistiche per i contratti di quartiere non conosceva affatto la zona. Una progettazione calata dall’alto che è stata più volte osteggiata anche in Consiglio di Zona: molti i pareri negativi forniti dal parlamentino ai vari progetti proposti dal Comune, ma nessuna marcia indietro. Nel frattempo, anzi, lo scorso 22 Gennaio è stato presentato l’ennesimo progetto di intervento sulle via Panigarola e via Mompiani:“Ci hanno detto del progetto quando avevano già deciso” attacca Enza Locatelli residente “potevano anche farne a meno”.

Le firme
I consiglieri del parlamentino Anna Alziati, Paolo Cova e il consigliere de La Sinistra Massimo Gentili hanno chiesto in più riprese la possibilità di avere un incontro con i responsabili dei progetti e i residenti, un momento di confronto per chiedere che alcuni lavori vengano bloccati. Nel frattempo il Comitato di via Mompiani 9 ha raccolto circa 600 firme contro il progetto ed è pronto a presentarle in Comune. Secondo i calcoli effettuati dai cittadini tra via Panigarola, Mompiani, e Polesine sono stati eliminati, o lo saranno a breve 233 posti auto. L’unica soluzione sembrerebbe liberarsi dell’auto e optare per una bella bicicletta.

 

Blog su WordPress.com.