Federica Giordani

giugno 23, 2009

Piscina Caimi. Rizzi: “Riapre nel 2010”

Filed under: Aree dismesse — federicagiordani @ 4:35 PM
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Milano, 20 giugno 2009 (Cronaca Qui)

Alla piscina Caimi le acque sembrano finalmente muoversi. Dopo tre anni dalla chiusura decretata dall’Asl a causa degli impianti non a norma per il filtraggio dell’acqua, ecco che il neo assessore allo Sport e Tempo Libero Alan Rizzi ha parlato di una nuova data per la riapertura della struttura: il 2010.

Le notizie arrivano a seguito dell’incontro che l’assessore ha avuto con alcuni rappresentanti di un gruppo di cittadini che, dopo aver aperto un blog nel quale proponevano un piano di rilancio della struttura (deeepridersmilano.blogspot. com) hanno ricevuto moltissimi commenti entusiasti da parte dei naviganti della rete sul fatto che qualcuno tornasse a chiedersi, finalmente, che fine avrebbe fatto la piscina che, soprattutto nelle sue strutture esterne, non è certo ben messa. Durante l’incontro con i cittadini Rizzi ha messo in chiaro che la struttura balneare, di epoca fascista, è di proprietà del Comune e che non esistono accordi di diverso genere con il Teatro Parenti che, trovandosi accanto alla piscina, ha utilizzato con autorizzazione in alcune occasioni la suggestiva cornice delle vasche illuminate per alcune perfomance teatrali e di moda. Rizzi ha anche spiegato che il progetto pensato dal Comune prevede la copertura della piscina in modo da renderla utilizzabile in ogni periodo dell’anno e non solo nei mesi estivi. 

I cittadini si dicono soddisfatti ed hanno invitato altri, sempre attraverso il blog, a proporre idee e progetti sulla riqualificazione della struttura di via Carlo Botta, affinchè il Comune possa trarre spunto, magari, proprio dai suggerimenti dei cittadini per riconsegnare nella data prevista la piscina ai milanesi.

Maggio 22, 2009

Piscina Caimi:niente bagni, ma Cavalli ci fa le feste

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Milano, 21 maggio 2009 (Cronaca Qui)

Sono ormai tre anni che la Piscina Caimi è chiusa. Le sue grandi vasche in stile Ventennio, non accolgono bagnanti della zona da molto tempo anche se, in verità, ancora non se ne è capito bene il motivo. Si, perchè la struttura, a parte qualche evidente cedimento strutturale esterno, sulla facciata, parrebbe essere più che riutilizzabile, anche se certamente necessita di qualche intervento. Nel frattempo la zona quattro è senza la sua storica piscina, il caldo è arrivato e un gruppo di cittadini ha aperto un blog per proporre un piano di fattibilità al fine di rendere la piscina ai milanesi, ma dal Comune nessuna risposta.

La storia
Nel 2007 la piscina venne improvvisamente chiusa al pubblico e immediate arrivarono le proteste e i reclami. L’allora Assessore allo Sport Giovanni Terzi aveva spiegato che la sospensione del servizio era dovuta alla necessità di adeguare gli impianti di filtraggio dell’acqua della piscina alle nuove normative regionali. Già allora i soldi non c’erano e l’impianto rimaneva “chiuso fino a data da destinarsi”. Nel frattempo la Fondazione Pierlombardo che stava ristrutturando il Teatro Franco Parenti ricevette in concessione la piscina che è adiacente alla loro sede, cercando un privato che si accollasse i costi di ristrutturazione. Ma da allora nulla si è mosso. La piscina però è stata utilizzata per alcune manifestazioni legate al teatro, come una festa dello stilista Cavalli, che ha fatto allestire una cascata d’acqua sulla quale venivano proietate delle immagini in occasione di una sua festa. Ma per il ristoro dei cittadini niente da fare.

 Progetto
Nel frattempo un gruppo di milanesu legati alla società Deepriders, hanno aperto un blog nel quale hanno invitato i cittadini ad esprimersi su un progetto di fattibilità legato al recupero della struttura da parte di privati, rendendosi disponibili loro stessi per occuparsene. La proposta è arrivata anche a Palazzo Marino ma ancora tutto tace, contrariamente ai residenti che reclamano, anche sul blog, la “loro” piscina. Nel frattempo il teatro Franco Parenti, attraverso il suo ufficio stampa, fa sapere che la settimana prossima ci sarà un incontro con l’Assessore allo Sport Alan Rizzi per parlare di un’eventuale presa in carico della struttura da parte del teatro stesso: “Non possiamo però essere noi” dicono dal teatro “ad accollarci le spese di restauro della struttura, ci vuole un intervento pubblico”. L’unico dubbio che rimane è: potranno mai i cittadini tornare a fare il bagno nelle bellissime vasche della Botta o saranno costretti a vederla sgretolarsi a causa dell’incuria anno dopo anno?

 

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