Federica Giordani

aprile 22, 2009

Via Albini: arte o degrado?

Filed under: Degrado — federicagiordani @ 8:38 PM
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Milano, 22 Aprile 2009, (Cronaca Qui) 
Nella foto: via Albini e le sue “opere”

Via Albini è una strada privata, ma la galleria d’arte contemporanea ed estemporanea che campeggia lungo i suoi muri è pubblica, aperta a tutti, anche a chi non ha nessuna passione per i graffiti. Qualche residente la chiama proprio così “la galleria” con un sorriso amaro, mentre per altri vedere tutti quei colori e desegni sulle mura grige della via non è poi uno spettacolo tanto terribile.

Poca sicurezza
La sensazione che si ha passeggiando per via Albini non è di grande sicurezza. E’ vero l’illiminazione pubblica c’è anche se non molto intensa e attorno svettano alcuni caseggiati, ma tra i muri pieni di graffiti e il fatto che la strada non è accessibile alle auto ci si sente un po’ abbandonati come conferma Lucia Sartoro che abita in zona: “E’ meglio percorrerla alla svelta” dice “ho sentito di qualche tentativo di scippo proprio qui davanti”. La via è a pochi passi dalla struttura del dormitorio pubblico di viale Ortles e l’intera zona è costeggiata di strutture fatiscenti e abbandonate, come una famosa ex fabbrica che venne utilizzata anni fa per un raduno di street art. In più ecco che la zona, proprio perchè poco visibile è diventata anche spazio libero per i ragazzi che realizzano graffiti: da tempo via Albini è una sorta di lavagna bianca sulla quale lavorare.

Arte di strada
Alcuni residenti non approvano affatto: “Devo dire la verità?” si domanda Domenico Lacata “non mi piacciono nemmeno un po’, e poi danno un senso di abbandono, di degrado, mi sembra di essere in un centro sociale”. Insomma non tutti apprezzano questo sfoggio di capacità artistiche, alcune decisamente di buon livello. Ma ci sono anche residenti soddisfatti: “Li trovo divertenti” dice Maria Grazia Castello “non cè niente di male ad utlizzare un muro sporco e grigio per sfogare la propria creatività”. Residenti divisi, insomma: chi vorrebbe un bel colpo si pugna e chi, invece, è un cultore del colore e del disegno.

Aree di svago?
Ultimamente il tema degli spazi dedicati ai giovani nella città è tornato prepotentemente alla ribalta dopo le contestazioni avvenute in viale Montenero davanti al locale Mom. C’è chi, come l’assessore Terzi, aveva proposto un’area adibita al divertimento proprio nella zona 4, nell’area di Porto di Mare, idea non troppo apprezzata dai residenti. In via Albini gli abitanti sostengono che anche la graffiti art, i murales, se ben disegnati, potrebbero rientrare in questo piano per una “cittadella del divertimento giovane”. “Infondo” sostiene Alessandra Carpi 24 anni residente in via Albini “anche i murales sono un linguaggio giovanile, un modo per esprimersi, uno spazio dedicato, quindi anche ai graffitari non sarebbe male”. Resta da capire se i writer accetterebbero di essere “confinati” in uno spazio delimitato. Nel frattempo però via Albini diventa il simbolo di una necessità d’espressione e dell’eterna questione: i graffiti sono arte?

 

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