Federica Giordani

giugno 16, 2009

De Corato: “Le ex aree ferroviarie sono un’altra Africa. Fs intervenga o partiranno le ordinanze”

Scalo Romana

Milano, 16 giugno 2009 (Cronaca Qui)
Nella foto: l’area dell’ex Scalo di Porta Romana, zona piazzale Lodi. Dopo lo sgombero del 2008 una cinquantina di afgani è tornatiaa dormire qui in condizioni terribili.

E’ un avviso preciso quello che il vice sindaco Riccardo De Corato ha lanciato ieri a Ferrovie dello Stato sulla condizione delle ex aree ferroviarie della città. “La situazione delle occupazioni abusive, in gran parte di rom – ha detto de Corato – nelle aree ed edifici di proprietà della Fs non è più tollerabile”.  Dopo gli sgomberi attuati dal Comune alcune di queste aree vengono lasciate incustodite ed a libero accesso da Fs, quindi, con il rischio o la realtà di nuove occupazioni”.

Nuovi insediamenti
Sono tre le aree di proprietà di Ferrovie attualmente occupate, per un totale di circa 130 presenze. Una situazione che il vice sindaco ha stigmatizzato rivolgendosi direttamente all’amministratore delegato di Fs,  Mauro Moretti:  “Si metta una mano sul cuore”  ha detto De Corato “possibile che Fa non abbia 120.000 euro da usare per chiudere queste aree con dei cancelli veri?”. Il problema c’è  ed è molto sentito anche dai cittadini perché, come ha ricordato lo stesso vice Sindaco,  le ex aree ferroviarie dismesse si trovano nel cuore della città, a ridosso dei centri abitati, e le situazioni di degrado in cui versano ricadono direttamente sui residenti . Un chiaro esempio  è la situazione dell’ex Scalo Porta Romana, a dici minuti di strada dal centro di Milano, in piazzale Lodi. Qui, dopo lo sgombero di centinaia di rifugiati politici avvenuto nel giugno del 2008, che vivevano in condizioni terribili all’interno di alcuni capannoni abbandonati,  solo alcune parti delle strutture sono state abbattute da Ferrovie, mentre in quelle rimaste in piedi, sono tornati a dormire un gruppo di circa cinquanta persone di origine afgana. “Se Ferrovie”  ha continuato De Corato “non chiude tutti gli accessi a queste aree il Comune continuerà ad intervenire inutilmente con operazioni che graveranno sulle tasche dei contribuenti , basti pensare che solo per  le operazioni di sgombero tra il 2008 e quest’anno  sono stati spesi  452.788 euro”. Le altre aree segnalate da De Corato sono quella sotto l’arcata del cavalcavia Bacula, rioccupata con circa 15 tende canadesi , un grande edificio in via Molinetto da Lorenteggio, vicino al cavalcavia Giordani, un edificio in disuso di via Breda e via De Marchi e l’area adiacente al Parco delle Memorie industriali.

“Off limts per abusivi”
L’obiettivo del Comune, come ha spiegato sempre De Corato è quello di eliminare la presenza di abusivi nella città, e di ridurre le presenze anche nei campi regolari, nonché  di indurre Ferrovie dello Stato ad attivarsi al più presto nelle aree di propria competenza attraverso  “ un’ordinanza urgente” . “Se entro 20 giorni” ha detto De Corato  “le Ferrovie dello Stato non interverranno, chiudendo le aree in modo che non siano più occupate, interverrà in via urgente il Comune, addebitando alle Ferrovie tutti i costi”. Nel frattempo, nei prossimi giorni si terrà  la prima riunione del comitato di gestione dei campi nomadi regolari durante la quale si parlerà anche dell’allontanamento da questi spazi  “per le persone con provvedimenti interdittivi o responsabili di comportamenti che possono causare pericolo per i cittadini”.

 

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