Federica Giordani

giugno 23, 2009

Milano. De Corato: “Vietiamo gli alcolici ai minori”

Milano, 23 giugno 2009 (Cronaca Qui)

Vietare il consumo di alcool ai minorenni nei luoghi e sul suolo pubblici: questa la proposta pensata dal vice sindaco Riccardo De Corato per combattere un problema, quello dell’abuso di alcool da parte dei ragazzini, che sembra diventare sempre più grave, con tristi conseguenze non solo sull’incolumità personale dei giovani ma anche per l’ordine pubblico.

Vietato bere
Secondo De Corato, infatti, l’idea di vietare la vendita di bevande alcoliche ai minorenni non è una risposta adeguata :“ E’ pleonastico, perché la vendita è già sanzionata dall’articolo 689 del codice penale” anche perché “la norma è già elusa”. Di fatto, ci vuole davvero poco ad evitare i controlli: basta che un maggiorenne acquisti le bevande alcoliche per gli altri. Insomma, questa legge non è sufficiente ad arginare il fenomeno. Prevedendo, invece,  una multa per i minorenni trovati a bere nei locali o per strada, secondo il vice sindaco, è anche possibile aggirare il caso in cui i ragazzi si portino da bere da casa. Un’ordinanza questa pensata da De Corato che andrebbe ad aggiungersi ad altri provvedimenti già in vigore come i 450 euro di multa per chi crea condizioni di pericolo dopo aver abusato di alcol.

Allarme Navigli
Tra le zone più colpite dal comportamento di chi abusa degli alcolici ci sono certamente i Navigli, meta della movida notturna per eccellenza. Qui, nella notte fra venerdì e sabato scorso, in via Vetere 9, zona ticinese, un gruppo di ubriachi ha scardinato il portone di uno stabile, cercando di introdursi in un appartamento abitato da alcune donne e imbrattando l’atrio.  Nel frattempo la zona 6 ha presentato ieri una nuova campagna di sensibilizzazione sui danni causati dall’alcol, intitolata “Un bicchiere di troppo” che si terrà durante le ore serali e notturne dei prossimi due weekend e durante la quale esperti e psicologi incontreranno gli avventori tra un locale e l’altro per registrare messaggi spot che verranno poi pubblicati sul blog “Primaepoi” e distribuiranno 1.000 test etilometrici e depliant informativi.  Forse anche così si può andare a scovare più che soluzioni repressive anche uno studio conoscitivo sulle motivazioni che portano ragazzi sempre più giovani ad abusare dell’alcol.

Piscina Caimi. Rizzi: “Riapre nel 2010”

Filed under: Aree dismesse — federicagiordani @ 4:35 PM
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Milano, 20 giugno 2009 (Cronaca Qui)

Alla piscina Caimi le acque sembrano finalmente muoversi. Dopo tre anni dalla chiusura decretata dall’Asl a causa degli impianti non a norma per il filtraggio dell’acqua, ecco che il neo assessore allo Sport e Tempo Libero Alan Rizzi ha parlato di una nuova data per la riapertura della struttura: il 2010.

Le notizie arrivano a seguito dell’incontro che l’assessore ha avuto con alcuni rappresentanti di un gruppo di cittadini che, dopo aver aperto un blog nel quale proponevano un piano di rilancio della struttura (deeepridersmilano.blogspot. com) hanno ricevuto moltissimi commenti entusiasti da parte dei naviganti della rete sul fatto che qualcuno tornasse a chiedersi, finalmente, che fine avrebbe fatto la piscina che, soprattutto nelle sue strutture esterne, non è certo ben messa. Durante l’incontro con i cittadini Rizzi ha messo in chiaro che la struttura balneare, di epoca fascista, è di proprietà del Comune e che non esistono accordi di diverso genere con il Teatro Parenti che, trovandosi accanto alla piscina, ha utilizzato con autorizzazione in alcune occasioni la suggestiva cornice delle vasche illuminate per alcune perfomance teatrali e di moda. Rizzi ha anche spiegato che il progetto pensato dal Comune prevede la copertura della piscina in modo da renderla utilizzabile in ogni periodo dell’anno e non solo nei mesi estivi. 

I cittadini si dicono soddisfatti ed hanno invitato altri, sempre attraverso il blog, a proporre idee e progetti sulla riqualificazione della struttura di via Carlo Botta, affinchè il Comune possa trarre spunto, magari, proprio dai suggerimenti dei cittadini per riconsegnare nella data prevista la piscina ai milanesi.

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