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Milano, 26 giugno 2009 (La Voce d’Italia)
La “caccia alle intercettazioni” inizia ufficialmente nel 1999. Fu il ministro Giovanni Maria Flick durante il primo Governo Prodi a cercare di limitare questo metodo investigativo, sanzionando chi ne diffondeva i contenuti, e limitandone l’uso. La Camera approvò la proposta ma, allora, fu il Senato a bocciare e tutto venne presto dimenticato.
Inizia proprio con questo “amarcord” il nuovo libro di Gianni Barbacetto “Se telefonando” edito da Melampo, un occhio alla nostre spalle per capire che le spedizioni punitive contro le” famigerate” intercettazioni non sono né di destra né di sinistra: sono trasversali ed inquietanti. Lo sono perché le intercettazioni rappresentano un “termometro” per segnare la febbre di un paese ammalato, lo sono perché leggendo o ascoltando (in rarissimi casi) le parole dei “potenti”, il “re è nudo”, il re è vicino a noi, diventa volgare, appassionato, familiare, sembra, a volte, di sentir parlare il peggiore dei nostri vicini di casa, magari quello più buzzurro e con il quale battagliamo da sempre per la cenere sul nostro balcone . Qui, però in ballo c’è ben altro che la serenità condominiale.
Forse la domanda di base è: che cosa abbiamo il diritto di sapere oggi? Quale è il confine tra voglia di gossip e informazione? Barbacetto cita un esempio tratto dalla vicenda Berlusconi-Saccà : “Al di là dei comportamenti sessuali, che sono scelte private, i fatti diventano di rilievo pubblico perché la merce di scambio è pubblica: la Rai.” In quel caso, la telefonata intercettata nel 2007 vedeva protagonisti Agostino Saccà dirigente di Raifiction e Silvio Berlusconi, allora solo parlamentare. Saccà assicurava a Berlusconi ruoli in produzioni Rai a ragazze che venivano segnalate dallo stesso Berlusconi, a quanto pare per compiacere altri uomini di potere. Giusto che chi paga il canone sapesse che le attrici in Rai potevano essere reclutate anche così?
Barbacetto riporta nel suo libro anche le trascrizioni di intercettazioni fondamentali che determinarono l’apertura di inchieste delle quali nulla avremmo saputo altrimenti come il caso della clinica Santa Rita di Milano, Calciopoli, Vallettopoli e la scalata dei “furbetti del quartierino”.
Una riflessione, quella di Barbacetto, ma anche una raccolta di documenti importanti , sicuramente storici e forse destinati a diventare, a breve, pezzi di archeologia politica da museo.
Barbacetto, Gianni, Se telefonando. Le intercettazioni che non leggerete mai più, Melampo Editore, pp. 130, euro 14,00