Milano, 7 maggio 2009 (Cronaca Qui)
La faccia di Ponte Lambro è cambiata ma qualche livido c’è ancora. I Contratti di Quartiere, i patti per riqualificare a livello strutturale e sociale dele aree più degradate di Milano che ospitano le case popolari, sono partiti nel 2005 anche a Ponte lambro ma qui qualche ritardo si è accumulato, spesso per questioni burocratiche. Ora molti dei lavori sono terminati, altri sono in fase di definizione e, altri ancora devono iniziare. Purtroppo alcune piaghe del quartiere non si sono sanate, come quella dello spaccio, ma qui i Contratti di Quartiere c’entrano poco.
Lo stato dei lavori
Le due grandi stecche di abitazioni in via Uccelli di Nemi, che fino a qualche anno fa sembravano appena uscite da un bombardamento, adesso sono quasi apposto: i residenti hanno scelto, insieme ad Aler un bel colore giallo intenso e nel frattempo anche nei dintorni, stanno nascendo molte altre aree residenziali private. “Un buon segno” dice Daniela Farioli dei Servizi Contratti di Quartiere “significa che anche i costruttori hanno fiducia nel risanamento di quest’area”. Anche la ristrutturazione interna dell’asilo nido della via è terminato nel maggio scorso. La manutenzione degli stabili ai civici 11 e 36 sono ancora in corso, ma a breve dovrebbero essere eliminate le impalcature.
Abusivi e spaccio
Camminando per quella che videne definita una “strada quartiere” il cambiamento è evidente, anche se, come confermano anche le operatrici del Laboratorio di Quartiere che qui lavorano dal 2006, alcuni gravi problemi sono rimasti come lo spaccio e le occupazioni abusive degli stabili. In particolare gli edifici di via Uccelli di Nemi che ancora non sono stati interessati dai lavori, e perciò vuoti, sono stati presi d’assalto durante il rigido inverno scorso. Proprio in questi giorni, però, gli operai stanno provvedendo a murare le finestre per eviate gli accessi abusivi che, raccontano, avvenivano dai tetti o sfondando i muri. Alla questione dello spaccio si sta cercando una soluzione quantomeno logistica, con la proposta di chiudere i portici delle case, ora accessibili a tutti ,e le piccole aree verdi circostanti “In questo modo nelle aree riparate alla vista entrerebbero solo i residenti” conferma Linda Costa, del Laboratorio.
Via Rilke
Una situazione a parte è quella di via Rilke 6 e 10. Qui i cantieri sono partiti nel giugno del 2008 e alcuni lavori sono già terminati, ma il tasso di abusivi è molto alto, circa 20 appartamenti su 170 totali. Qui è più difficile risucire a mantenere i miglioramenti fatti, ma gli operatori sono ottimisti perchè anche qui, dopo anni di promesse mancate, finalmente i cittadini vedono i cantieri attivi e i lavori che avanzano. Gli ultimi lavori nel quartiere dovrebbero terminare nel 2012 dopo un investimento totale di circa 31 milioni di euro da parte di Regione, Comune e Aler.