Federica Giordani

Maggio 19, 2009

Arrivano i militari in via Mecenate

Garage-Bonfadini

Milano, 19 maggio 2009 (Cronaca Qui)
Nella foto: uno scorcio di via Bonfadini

Sentirsi “cittadini di serie b” non è solo una prerogativa dei residenti di via Mecenate e piazza Ovidio. Lo scorso venerdì, durante l’incontro pubblico organizzato dal Consiglio di zona 4 con i residenti della zona e a cui ha partecipato il Vice Sindaco Riccardo De Corato, si sono presentati anche tanti altri cittadini delle zone limitrofe . Viale Ungheria, via Bonfadini e via Salomone sembrano non navigare in acque migliori dei vicini di rione, anzi.

Le soluzioni
I cittadini di via Mecenate e piazza Ovidio hanno raccontato al Vice Sindaco De Corato tutti i problemi di sicurezza che si sono intensificati da un paio di mesi in zona. Cifre da capogiro riguardo i furti in appartamento, una cinquantina in un mese, borseggi e rapine ai negozianti della zona hanno fatto piombare questo spicchio di periferia sud di Milano in un incubo. “Le strade di sera sono deserte” racconta Silvia Cantone “tutti hanno paura e la zona diventa più insicura”. Il vice Sindaco ha spiegato che alcuni provvedimenti, dopo la raccolta di più di 2500 firme in poche settimane da parte dei residenti, sono già partiti: “Abbiamo inviato una squadra di quattro Blu Berets che pattugliano la zona dalla 14 alle 19, ma siamo disposti a cambiare questi orari su vostra segnalazione” ha spiegato De Corato “inoltre ho chiesto di disporre una pattuglia mista di Polizia e militari con una gip nella zona, come presidio temporaneo”. “Il potere deterrente di queste iniziative” ha risposto Marco Zio portavoce del gruppo di cittadini “è buono, potrebbe essere una prima soluzione”. De Corato ha inoltre confermato la notizia dello smantellamento, nel giro di circa un anno, del campo rom di via Bonfadini, non molto lontano da via Mecenate e piazza Ovidio, autorizzato dal comune nel 1984 e luogo di residenza di decine di nomadi di origine abruzzese. Proprio questo campo è stato spesso al centro dell’attenzione delle forze del’ordine per reati di furti d’auto, rame e abusivismo edilizio.

“Ci siamo anche noi”
Durante la seduta, anche i residenti di viale Ungheria e via Salomone hanno fatto sentire la loro voce, perchè anche qui la sicurezza manca. I residenti delle case popolari bianche di via Salomone chiedono da tempo che il quartiere venga chiuso: “Qui ci sono 1800 persone e un cortile immenso, chiunque può entrare e uascire, devastare, nonchè usare il parcheggio come discarica abusiva” conferma Luciana Pellegreffi del comitato della case bianche. Guai anche in viale Ungheria dove molte sono state negli ultimi tempi le rapine ai commercianti. Una soluzione proposta dagli stessi residenti è quella di creare nuovi luoghi di aggragazione, in modo da rivitalizzare il quartiere attraverso un tessuto sociale più vitale, data anche la forte percentuale di anziani nella zona.

 

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