Ortomercato: nuova manifestazione per la sicurezza

Milano, 15 maggio 2009 (Cronaca Qui)
Nella foto: i protagonisti del presidio mostrano il volantino per la sicurezza all’Ortomercato

La questione sicurezza all’Ortomercato di Milano preoccupa ancora. Ieri mattina in via Varsavia, davanti ad una delle porte d’ingresso del mercato agroalimentare gestito per il Comune da Sogemi, si sono ritrovate le associazioni Terra e Popolo, Orto Sicuro ed una decina di operatori, per chiedere ancora una volta la “bonifica dell’area” così come recita il volantino che il gruppo ha distribuito. Al presidio ha partecipato anche il capodelegazione della Lega Nord in giunta Regionale Davide Boni.

Lavoro nero e viabilità
Molti i punti critici della struttura messi in evidenza, ma rispetto ai quali, come segnalano le due associazioni, non si è ancora trovata una soluzione reale. Primo e più urgente quello legato alla manodopera che lavora in nero all’interno dei mercati: spesso, come documentato più volte, alla prime luci dell’alba molti ragazzi, per lo più stranieri, scavalcano le recizioni dell’Ortomercato per cercare lavoro per pochi euro all’ora e senza nessuna tutela. Altro grave problema quello della regolazione della viabilità all’interno dell’area di 445.000 mq: camion, furgoncini e muletti, creano pericolo per gli stessi operatori come sottolinea Mattia Bonetti dell’associazione Ortosicuro. Un clima di disagio generale dovuto anche alle condizioni delle strutture: “I bagni sono spesso inagibili e dopo 14 ore di viaggio, come accade ad alcuni autotrasportatori, almeno quello dovrebbe essere garantito” continuia Bonetti “e poi mancano servizi per rendere più agevole il compito di chi opera qui, ristorazione, luoghi per la sosta”.

Proposte
Davide Boni è chiaro: “Il nostro obiettivo è dare voce a chi lavora qui. L’associazione Aslo per la siurezza dei lavoratori non andava chiusa come è accaduto qualche settimana fa” continua “ e credo invece che Sogemi dovrebbe chiudere, è uno strumento superato, l’ideale sarebbe dare in gestione l’area agli stessi operatori”. Anche sull’ipotesi di spostamento di Ortomercato nell’area di Rho Fiera Boni è categorico: “Non ha senso: la sua forza sta proprio nell’essere sul territorio, ma in queste condizioni non è funzionale, ci vuole un tavolo tecnico per capire come intervenire, ma Ortomercato deve rimanere qui”.